Salute

PRIMI DELLA CLASSE SI NASCE?

L’ultima ricerca sulla intelligenza scolastica viene da Londra.

Il DNA torna in campo e lo fa con estrema intelligenza! Uno studio britannico ha , infatti, stabilito che nel codice genetico è scritto il risultato  scolastico futuro del bambino. Differenze di DNA sono, secondo questo studio inglese, alla base dei differenti risultati scolastici.

Ma essere i primi della classe rende felici e sereni i bambini? o li espone a stress elevati ? Il problema primario, secondo alcuni psicologi, è creato dall’ansia dei genitori di veder primeggiare il proprio figlio rispetto agli altri. Un brutto voto scolastico viene spesso percepito con vergogna maggiormente dal genitore, un senso di fallimento che nuoce alla serenità interiore del bambino/ studente.

Come comportarsi?

Lasciare che il bambino si crei le sue personali prospettive da solo, con serenità e pazienza e lasciando che muova i suoi passi con indipendenza emotiva. Guardarlo e consigliarlo sarà un comportamento saggio affinchè realizzi i suoi primi obiettivi scolastici con calma e impegno. Imparerà a sviluppare la sua creatività e a relazionarsi con gli altri compagni.

Il bambino capirà, pertanto, cosa vuol dire prendersi le sue prime responsabilità: preparare la cartella, portare a compimento i suoi compiti scolastici e prendere, infine, un voto “buono o cattivo”. Tutto diventerà un impegno quotidiano, più leggero certamente perchè farà parte della sua routine di vita!

Questi passaggi lo conduranno a crescere e a maturare ma, soprattutto, a sperimentare da solo i primi risultati…

Sentimenti come la tristezza ( nata per un brutto voto) o lo sconforto  (per una litigata tra amichetti) gli permetteranno di confrontarsi con questi nuove emozioni! Ricordiamoci che sono bambini che si affacciano alla vita!

Il bambino, precisano gli psicologi, deve avere il tempo anche di sbagliare per diventare grande! Sbagliare un compito o il non essere all’altezza in una mansione, dovrà percepirli come fattori di crescita e di riflessione e mai come frustrazione. Il genitore, in queste occasioni, avrà il compito di spiegare la situazione che sta vivendo e trovare le parole giuste affinchè capisca e impari queste nuove sensazioni.

 

Sarà necessario rimanere, in quanto figura di riferimento , sempre accanto al bambino che” impara a camminare” ma, per farlo al meglio, sidovrà stimolare in lui la voglia di farlo;  il bambino, solo così, imparerà a “camminare da solo”, supportato e amato.

Nell’ambito scolastico la situazione non sarà dissimile; se è vero, infatti, il detto che ” NON BISOGNA AVER PAURA DI FALLIRE MA AVER PAURA  DI NON PROVARE”, sara necessario lasciare il tempo al bimbo di imparare a sbgliare da solo, di cadere e di rialzarsi, anche se il brutto voto gli recherà sconforto; solo così imparerà a camminare sulle proprie gambe e a essere, se vuole e riesce, il primo della classe!

IL VERO PRIMO DELLA CLASSE  DIMOSTRERA’DI ESSERLO  NELLA VITA, NEI COMPORTAMENTI E IN SOCIETA’….




Commenti

commenti

Potrebbe Interessarti